Abrasivi Varese srl > Come si realizzano i nastri abrasivi

COME SI REALIZZANO I NASTRI ABRASIVI

 

Per realizzare i nastri abrasivi si parte da rotoli alti da 610mm a 1500mm e lunghi 50 o 100 metri, i cosiddetti jumbo, che vengono poi tagliati, se per realizzare dei nastri larghi, direttamente nella larghezza del nastro, o, nel caso dei nastri stretti ( per tali si intendono quelli inferiori ai 300 mm ), in multipli dell’altezza del nastro da produrre, attraverso una macchina, detta slitter. Con una banco di taglio si ottengono poi delle losanghe. I lembi delle losanghe verranno lavorati in una macchina, la skiving, che prepara le due estremità del nastro per essere giuntate.  E’ una lavorazione molto importante perché un nastro abrasivo subisce sollecitazioni importanti, sia come calore, che come pressione di esercizio che, infine, come tensione da parte del macchinario su cui viene montato. Nel frattempo si richiede che il giunto sia flessibile e soprattutto il più sottile possibile, senza sopra-spessori, che creerebbero battute sul pezzo da lavorare. Il tutto dando per scontato che il giunto non si rompa mai.

Esistono due tipi di giunto principale:

  • quello sovrapposto, dove uno dei due lembi viene molato, asportando l’abrasivo e la resina, mentre l’altro viene irruvidito
  • quello a pellicola, dove entrambi i lembi vengono irruviditi e si applica sul retro una pellicola che li unisce. Esistono vari tipi di pellicola, a seconda del tipo di tela e di sollecitazioni a cui è sottoposto il nastro.

 

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi:

sostanzialmente si preferisce la giunzione a pellicola, pur avendo essa un costo leggermente superiore. Il sovraspessore del nastro è inferiore e, soprattutto, è un lavorazione più precisa e costante. La giunzione sovrapposta dipende molto da una corretta taratura delle macchine, soprattutto delle mole che asportano l’abrasivo e, a parte i nastri in carta, che non si realizzano a pellicola, sta diminuendo il suo uso nelle applicazioni tecniche. Ha però il pregio di rendere la giunzione del nastro più flessibile, soprattutto sui nastri realizzati con supporto J o Jflex, rispetto a quella a pellicola. Questa può essere una caratteristica che, nel caso di lavorazioni a nastro libero o con nastri che sbordano dalla ruota di contatto, la renda preferibile alla giunzione a film.

Tornando alla skiving, in questa macchina i lembi non solo sono lavorati dalle spazzole e dalle mole, ma viene applicata in automatico una colla bicomponente e, dopo essere passati in un forno ventilato che la essicca, viene applicata l’eventuale pellicola, anche lei preincollata, sempre in automatico, e infine la losanga viene pressata, a pressione e temperatura controllata, e il nastro è finito.
Il fatto che molti passaggi siano automatizzati consente di diminuire l’errore umano ( anche se il controllo dell’operatore non deve mai venire meno! ) e di offrire sempre grande sicurezza agli utilizzatori finali.
E’ questa una cosa molto importante da sottolineare: come detto un nastro abrasivo sopporta sollecitazioni molto gravose, dovendo comunque essere flessibile, e con la giunzione più sottile possibile. Il tasso di rotture deve tendere a zero, non tanto per un problema “economico “ di minor resa o durata, ma perché molto spesso gli operatori lavorano a stretto contatto con esso e una rottura può essere pericolosa per le persone che ci lavorano e anche per quelle vicine.
Vi è poi un’ultima macchina, la sezionatrice che, nel caso di nastri stretti , provvede a tagliare il nastro che esce dalla skiving, generalmente da 300 o 240 mm, nelle altezze richieste dal cliente. A questo punto il nastro, dopo essere stato imballato, è pronto per la spedizione.

 

Ultime due precisazioni:

  • le bobine vengono timbrate sul retro con una freccia. Il materiale in sé, sia carta o tela, non ha un verso di utilizzo, ma serve solo per indicare la direzione in cui montare i nastri sovrapposti. Un nastro a pellicola, quindi, avrà sul retro le frecce, ma esse sono ininfluenti; si potrà montarlo in entrambe le direzioni.
  • a volte alcuni artigiani ( soprattutto i coltellinai ) vorrebbero comprare la tela in rotolo e realizzarsi da sé i nastri, pensando di risparmiare. E’ un operazione assolutamente da sconsigliare: da una parte il giunto ( purtroppo per noi! ) è una minima componente del valore del prodotto finito, dall’altra parte (ed è la cosa principale) è una questione di sicurezza. Se si desidera, previo concordare appuntamento, possiamo far vedere dal vivo a questi artigiani come noi realizziamo i loro “strumenti di lavoro”.

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